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16-03-2014 CIMA COLBRICON LAGORAI

Una classica per eccellenza...
Il versante sud sovrasta con la sua solare parete le piste da sci di Punta Ces.
Il versante nord invece è ricco quasi sempre di tanta bella neve...
La partenza presso la Malga Ces è sempre solare e permette di avere una
vista 
unica sul gruppo delle Pale di San Martino.
Da quì ci addentriamo nella Val Bonetta per svalicare con molta fatica,
causa il forte vento, il passo del Colbricon.
I numeri che si vedono causati dal vento sono tanti...uno tra tutti rimane il mio
casco che come una foglia in autunno se ne vola via verso un destino a noi insaputo!!
Avrò aiutato qualcuno che forse aveva bisogno di un casco!!
Entrati nel vallone che divide il Colbricon Piccolo dal Colbricon il vento cala e ci
dirigiamo verso la sella che divide le due classiche cime.
Osserviamo per oggi la cima da lontanto e togliamo le pelli per prepararsi
ad una discesa in ottima neve. La giornata si chiude dedicando un’oretta ad
esercitarci e comprendere le tecniche basilari per la ricerca artva.

Thomas
 







15-03-2014 PALE DI SAN MARTINO VAL PRADIDALI

Come sempre la sveglia della mattina suona e risuona, poi in un batter d’occhio
eccoci a fare colazione e aprire le finestre per scrutare se la meteo è indovinata...
Pronti via, rieccoci quindi in direzione Pale di San Martino questa volta per
scendere lungo uno degli itinerari più belli del gruppo.
Dopo il solito tram tram di curve arriviamo a San Martino dove saliti con la
funivia iniziamo la nostra giornata.
Saliamo veloci “pelli ai piedi” al Passo Pradidali alto e ci tuffiamo verso
il Rifugio Pradidali.
 Quì le pareti che ti circondano non mancano e distraggono come sempre lo sguardo a tutti.
Arrivati al rifugio rimettiamo le pelli fino sotto al Passo di Ball dove ha inizio il
nostro 
canale Pradidali che oggi è in condizioni a dir poco strepitose.
La neve è cosparsa di rosso, la sabbia del deserto è arrivata fin qui
e dove c’è questo colore è perfettamente firn.
Scendiamo tutto il canale con una condizione mai trovata, ridiamo,
scherziamo, ci 
fermiamo ad osservare l’immensa parete del Sass Maòr
che da questa prospettiva fa 
capire veramente quanto sia immensa.
Arrivati al bar ristorante La Ritonda ci sediamo e ci gustiamo una
meritata birra e un 
buon piatto di pappardelle.

 

Thomas






LE PALE DI SAN MARTINO E LA VAL BONA

Le numerose attraversate e discese che si possono fare dalla Cima Rosetta sono molte e tutte  belle e lunghe. La Val Bona è uno di quegli itinerari che ti permette d’entrare nel mondo sconosciuto delle Pale. In primis, scesi dalla funivia del Rosetta, ci dirigiamo verso il contrafforte delle “Sponde Alte”, dove parte la nostra discesa. Da qui i dolci pendii sommitali dell’altipiano ci portano verso il Passo Antermarucol. La rampa di lancio verso la Valle di Gares è sotto le nostre tavole: questi pendii si aprono sulla valle con pendenze costanti e sembrano una rampa di lancio verso la valle che è sotto di noi. La neve è super fino in fondovalle e ci permette anche nell’ultima parte di bosco di divertirci aggirando gli alberi come se fossero dei pali…
Ringrazio i compagni e colleghi di molte gite, Walter e Davide, coi quali condivido sempre queste uniche giornate!!

Thomas 









SAN MARTINO DI CASTROZZA

Come sempre, quando cade la neve fresca, la prima cosa che si fa è iniziare il tram tram di telefonate e sms per vedere chi è libero il giorno dopo per fare due curve sul bianco e candido manto nevoso.
Come sempre, gira e rigira, le persone sono sempre le stesse.
Eccoci allora pronti per una giornata di powder nel comprensorio di San Martino di Castrozza, dove i free-ride non mancano sicuramente. La routine quotidiana inizia: prova artva e scelta del pendio ottimale sia a livello di powder vergine sia a livello di pericolo limitato.
Poi, si inizia a scaldare le gambe sul fuoripista Cigolera bassa e testata la neve decidiamo di salire alla Cima Tognola scendendo, quindi, dal free-ride “scavalco” che con i suoi pendii aperti permette di divertirsi molto.
Il rientro in auto è contornato dalle frasi:
“Cosa facciamo la prossima volta se ci sono buone condizioni?”
“Quel fuoripista lo hai mai fatto?”
Infine, davanti ad una sudata bionda, decidiamo il prossimo appuntamento… 








03-01-2014 VAL DI MEZDI' SELLA

Il gruppo del Sella è ricco di fuoripista famosi, uno in particolare attrae persone da tutto il mondo, la Valle di Mesdì. La giornata parte con piste battute, centinaia di persone che sfrecciano a destra  e sinistra, fila agli impianti, poi una volta saliti con la funivia e usciti sui pendii sommitali del Pordoi tutto cambia e si fa meno caotico e più silenzioso. Ora finalmente la neve fresca si fa sentire sotto le nostre tavole da sci, ci rende felici, ci regala sensazioni uniche contornate da queste spettacolari montagne che ora dopo ora si colorano di luci, ombre, colori vari. Scendiamo veloci il primo tratto, poi con molta calma ci dirigiamo verso il rifugio Boè situato all'imbocco della Val di Mezdì. Qui inizia il rito della discesa, scarponi chiusi, attacco chiuso, maschera e casco indossati e zaino allacciato alla vita. Ognuno di noi decide la sua linea di discesa, la velocità e il raggio di curva e si lascia trasportare lungo questa magica valle contornata da pareti e pinnacoli.
Una volta in fondo si rientra alla civiltà e alle piste battute, il rientro ad Arabba meta di partenza è però caratterizzato da altri fuoripista che ci permettono di fare le ultime curve della giornata in neve fresca.













 

    

 01-01-2014 ALTIPIANO DELLE PALE DI SAN MARTINO

Un paesaggio “lunare” oppure “desertico” a 2700 m. ecco come si può paragonare questo splendido altipiano in versione estiva ed invernale. Una volta raggiunta con la funivia la Cima Rosetta entriamo in questo fantastico ambiente dove, vista la quota media di 2700 m. la vista spazia a 360° su numerosi gruppi dolomiti e non solo...
Gli itinerari che partono dal rifugio Rosetta sono molti, Cima Fradusta, Passo Pradidali, Cima delle Scarpe ecc.., quello da noi percorso oggi invece è un po' meno frequentato, ecco il motivo della scelta. Scesci dalla funivia ci dirigiamo verso la riviera di manna dove tra numerosi sali-scendi si arriva sul bordo nord nord-est dell'altipiano ed esattamente sopra le Pale dei Balconi.
Da questo punto, sotto di noi si trovano la Valle di San Lucano e la Valle di Gares, laterali della Valle Agordina che sale da Belluno in direzione Alleghe e Falcade.
Vista la giornata e la temperatura ci fermiamo con molta calma e riempiamo gli occhi di questi paesaggi che sono unici al mondo, parliamo, osserviamo e ascoltiamo il silenzio che qui regna...
Rientriamo lentamemente alla funivia e al “caos” di San Martino ricchi di energie date da questa giornata solare.










 

28-12-2013 LAGO CALAITA E MALGA GRUGOLA

Dopo una grande nevicata come quella di ieri, e una discreta giornata come quella di oggi,
non si può non andare all'aria aperta a passeggiare. La scelta ricade quindi, vista la molta neve caduta, sui boschi vicino al Lago Calaita.
La meta che ci prefiggiamo di raggiungere è la Malga Grugola situata in un posto molto bello da dove si possono scorgere in lontananza le Vette Feltrine e più vicino una parte delle Pale di San Martino. Tra questi boschi di abeti e larici, si possono notare, quasi sempre, le molte impronte di animali  che popolano questi luoghi e inoltre non di rado si scorgono che veloci scappano impauriti da questi uomini dalle buffe zampe...
Un posto quindi che vale la pena visitare e osservare per tutte le belle cose che lo circonda.




 

CIMA MONDEVAL

Domenica 8 dicembre abbiamo dato il via alla stagione sci-alpinistica 2013 / 2014.
La prima uscita di quest'anno è stata la Cima Mondeval dove neve e tempo ci hanno permesso di fare una sciata molto bella...
La cima si trova nei pressi del passo Giau e la vista da quì spazia a 360° su molti gruppi delle Dolomiti, in particolare siamo a due passi da Monte Pelmo e Civetta dove da quì possiamo osseravare le loro immense pareti.
Grazie mille a tutti coloro che hanno parteciapato a questo primo appuntamento dalla
stagione.






LA TOTOGA

Finalmente si ritorna in quel del Monte Totoga.

Ecco che come le ultime estati si riinizia ad indossare le scarpette ed aggrapparsi a quelle 
rocce prive di appigli grandi, ma scuola di insegnamento per imparare a mettere come si 
deve questi piedi che, dopo l’inverno, faticano a riprendere la strada giusta. 
Come ogni anno le persone che popolano questo luogo storico dell’arrampicata sono sempre 
le stesse….oggi  Walter si dirige verso le vie Jessica e Nonno Grado con il compagno 
Davide, io e il mio eccezionale compagno Pol ci fermiamo nel settore Lucertola dove le vie 
per tutti i gusti e difficoltà, non mancano sicuramente. Inutile dire che quando sali qui la 
parola pace e tranquillità è al primo posto, sia per il luogo che per la tranquillità che bisogna 
avere nel destreggiarsi da una protezione all’altra. Forse proprio quest’ultimo particolare, 
o l’avvicinamento fa si che questo luogo sia poco frequentato....
Non resta che attendere il bel tempo, e il tempo, per ritornare di nuovo nel “mondo” dell’arrampicata.


 

COLBRICON

L’attraversata della Cima Colbricon è una delle gite molto belle ed  interessanti  nei pressi 

di San Martino di Castrozza. La partenza è presso Malga Ces m 1670 dove salendo con 
gli impianti ci si porta a Punta Ces m 2227 ( in alternativa si sale per la pista da sci). 
Ora con un lungo traverso verso ovest ci si porta sotto il pendio che sale alla Forcella 
Ceremana  m 2428. Ci si porta ad essa per pendio via via sempre più ripido.
Ora passati nel versante nord si perviene tramite un  passagio un po’ esposto ai pendii che portano senza via obbligata alla Cima Colbricon  m 2602. Dalla Cima la discesa si svolge per 
 lo splendido e ampio vallone ( mantenere la destra scendendo ) che porta verso i laghetti e il Rifugio Colbricon. Arrivati al Passo Colbricon m 1908 si ritorna tramite la Val Bonetta alla Malga Ces.

 

 

SELLA PORDOI, FORCELLA PORDOI E VAL SETUS

Il gruppo del Sella è uno dei posti più belle delle Dolomiti per fare free-ride in 
luoghi semplicemente unici. Salendo con la funivia del Pordoi si perviene alle 
discese più classiche del massiccio come il canale Holzer, Joel, la val Lasties, 
La Val di Mezdì e molte altre. 
Oggi la nostra scelta ricade sulla forcella Pordoi classica discesa del mattino, 
con un particolare non da sottovalutare, 25cm di polvere fresca con 
fondo duro….ah ah ;-) 
Dopo questa discesa si risale veloci in funivia anticipando la folla… 
Ci dirigiamo ora verso un’altra classica, la Val Setus. Nel mare di neve 
fresca passiamo per il Rifugio Pordoi, il Rifugio Boè ed infine giungiamo 
alla Sella di Pisciadù dove a inizio la nostra discesa.
Scendiamo la stupenda e larga Valle di Pisciadù fino al Rifugio Cavazza al 
Pisciadù dove rimesse le pelli si sale all’inbocco della Val Setus ( 10 minuti ). 
Ora entrati nel ripido canale si scende accompagnati sempre dalle circostanti 
pareti del Campanile Campidel e della Torre Brunico fino ad arrivare alla pista 
da sci che scende dal Passo Gardena.
Altra giornata super di questo stupendo inverno.

Grazie mille ai compagni 
Lele e Giovanni.


CIMA D'ASTA

La Cima d’Asta è la cima più alta della catena dei lagorai, la si può raggiungere da 
Malga Sorgazza situata in Val Malene, oppure dalla Valle del Vanoi.
La nostra scelta ricade sulla Malga Sorgazza da dove per comoda strada forestale 
si raggiunge la teleferica del Rifugio Brentari ove svoltando verso destra si entra 
nel bualon di Cima d’Asta.
Si evita a destra o sinistra ( indifferente ) le barre rocciose situate al centro del vallone 
e si perviene al Rifugio O. Brentari m 2473. Da qui si punta ad una depressione della 
cresta sud/est dove giunti si scende per un canalino 50m, portandosi nel vallone che 
sale dalla Val Regana. Ora sfruttando il lato destro del pendio si sale alla croce di vetta.
Dislivello: 1450 m      Difficoltà: BSA
Il paesaggio dalla cima lascia sempre stupefatti dalla quantità di gruppi montuosi 
che si riescono a vedere. Altri due itinerari molto belli e consigliati sono sicuramente 
la salita dalla Val Regana, oppure la discesa lungo il Coronon con rientro per forcella Magna. 
Prendete tutto l’occorrente e andate a fare due curve su questa bella gita, non 
rimarrete sicuramente delusi……

  

MONTE BIANCO Aguille Carrèe Goulotte Ravanel-Frendo

Accesso veloce e in discesa questo è il motivo per cui si vedono molte cordate impegnate 
su questa bella parete sotto Aguille Verte.
L’ambiente come sempre è unico, la goulotte è in condizioni buone e le soste sono tutte 
presenti lungo il percorso attrezzate già per le calate.
Il rientro avviene con gli sci attraverso la classica discesa dei Grands Montets.  
Dislivello: 500m         Difficoltà: II/5
Sicuramente una classica che merita di essere salita sia per la bellezza dell’arrampicata 
che per l’ambiente glaciale circostante. Consiglio vivamente la discesa con gli sci vista 
la lunghezza del percorso che ci riporta all’Argentiere.
Buona arrampicata e buon divertimento.

 

 

COGNE Cascata Super Repentance

Ogni volta che vado all’attacco di una via o di una cascata guardo sempre quando è 
stata salita per la prima volta, ogni volta penso a coloro che in quegli anni si sono trovati 
sotto a questa super cascata con l’attrezzatura di allora, ogni volta penso che avevano 
un livello e una determinazione oggi impensabile, ogni volta dico sempre 
“ tanto di cappello a certi Veci”.
La situazione da noi trovata è molto buona e l’ambiente attorno è stupendo,  non resta che 
salire questo pezzo di storia con attrezzature ben diverse dal quel mitico Grassi.
Dislivello: 220m
Diffiocltà: III/5+  direi tranquillamente 6 per gli apritori…

MONTE BIANCO
Col du Requin (brechè W) Goulotte Ice is Nice


Una goulotte che consiglio a tutti quelli a cui piace questa disciplina che ti porta a 
visitare luoghi molto belli ed affascinanti. La relazione di questa goulotte la si trova 
ovunque, posso solo aggiungere che noi abbiamo trovato condizioni molto buone e le 
soste sono tutte attrezzate per le doppie. 
L’accesso da  Aguille du Midi per la Vallèe Blanche con gli sci è molto veloce e non manca 
nemmeno questo di lasciarci a bocca aperta per i paesaggi che ci circondano ela grande 
sciata che ci riporta a Chamonix.
Dislivello: 500m
Difficoltà: IV/5

ATTRAVERSATA DELLE PALE DI SAN MARTINO
per la Val Pradidali

Questa splendida attraversata parte da San Martino di Castrozza, dove con l’impianti di 
risalita Col Verde Rosetta ci portiamo alla quota 2700m dell’arrivo della omonima funivia.
Da qui ci lasciamo trasportare veloci dagli sci nei pressi del Rifugio Rosetta Pedrotti dove, 
messe le pelli, si inizia la salita che ci porta al Passo Pradidali alto m2711.
Dal Passo ci si tuffa per ampi pendii verso il Rifugio Pradidali m2278, dove rimesse le pelli 
si sale verso il Passo di Ball puntando ad un enorme masso sulla sinistra situato circa 200m 
prima del Passo all’imbocco dello splendido vallone che ci porta, lungo la Val Pradidali, 
al ristorante la Ritonda m1186.
Dislivello: salita m200 discesa 1600m.

ATTRAVERSATA CIMA FRADUSTA
Pale di San Martino

Questa splendida attraversata parte da San Martino di Castrozza, dove con l’impianti di 
risalita Col Verde Rosetta ci portiamo alla quota 2700m dell’arrivo della omonima funivia.
Da qui ci lasciamo trasportare veloci dagli sci nei pressi del Rifugio Rosetta Pedrotti dove, 
messe le pelli, si inizia il lungo saliscendi che ci porta fin sotto al ghiacciaio della Fradusta 
da dove seguendo il visibile spallone si perviene alla Cima Fradusta m2939.
Dalla cima si scende lungo il percorso di salita fino alla sella, si sale poi alla Forcella Alta del Ghiacciaio m2727 da dove inizia l’emozionante discesa verso il Passo Canali m2497 e verso la Val Canali passando per il Rifugio Treviso e la Malga Canali ed arrivando (neve permettendo) al Cant del Gal.
Dislivello: salita m400 discesa m1800

 

 

 

Alpago Cima di Val Grande

La partenza per questa gita si trova presso il parcheggio di 
Casera Pal m1054 raggiungibile da Puos d’Alpago. 
Dalla Casera si segue la strada forestale che conduce in 
Val Salatis fino alla Casera Pian de le Stele m1421. 
Da qui si sale per il bosco rado lungo il sentiero 924 
abbandonandolo dopo una mezz’ora per entrare nella 
Valle Sperlonga e salire lungo gli ampi pendii laterali verso la 
Cima di Val Grande m2007.
Dislivello: 1000m
Difficoltà: MS 

CATENA DEI LAGORAI
Tombola Nera e Croz de Conseria

La salita a questa bella gita si può effettuare da Malga Sorgazza in Val Malene oppure 
dalla Val Campelle con partenza presso il Ponte Conseria m1400.
La nostra scelta ricade sulla Val Campelle, così facendo si riesce a fare sia la Cima Tombola Nera m2413 che la Cima Croz de Conseria m2253.
Partendo dal Ponte Conseria si segue la forestale che porta all’Aia del Buso, dove, seguendo 
sul lato destro orografico il rivo conseria ci si porta al Vallone delle Buse Todesche e in seguito alla omonima forcella m 2309. Da questa salendo la cresta si perviene alla Cima Tombola Nera m2413.
Dalla cima neve permettendo si può scendere direttamente alle Buse Todesche per l’ampio pendio nord/ovest fino a quota 2000 (da qui volendo si rientra per l’itinerario di salita), altrimenti rimesse 
le pelli si sale al Croz de Conseria m2253. Dalla Cima si scende nel versante nord “Alpe Conseria” arrivando alla forestale che ci riporta al Ponte Conseria.
Dislivello complessivo m 1250.

Cima Juribrutto



La cima Juribrutto si trova a nord delle Pale di San Martino.
La partenza per questa bella e facile gita è presso la Malga Valazza m.1935 situata nei pressi
del Passo Valles. La prima parte di itinerario si svolge nel bosco rado che salendo lascia
sempre più spazio ai pendii aperti che caratterizzano questa bella e divertente gita.
Usciti dal bosco rado si svolta a sinistra per portarsi presso la lunga dorsale “ lastè
di Juribrutto” che ci porta alla cima.
Dislivello: 800m circa
Difficoltà: MS
La discesa si svolge lungo l'itinerario di salita

  

LAGORAI CIMA GRONLAIT

 

La cima Gronlait è situata tra la Val Sugana e la Valle dei Mocheni.
La salita si può svolgere da entrambe le valli, quella da noi percorsa parte da sopra la
Val Sugana e precisamente dalla località Le Pozze raggiungibile da Roncegno.
La partenza è presso il ristorante le Pozze da dove seguendo una stradina tra i
masi si sale per bosco rado al Laghetto delle Prese.
Ora dopo aver attraversato un ponticello saliamo per pendii sempre più aperti
in direzione del Passo della Portella. Abbandonatolo sulla nostra destra seguiamo la
cresta che scende dalla cima  risalendo il ripido pendio finale e giungendo infine
alla croce di vetta.
Le alternative per la discesa sono tante, quella da noi scelta rimane forse la più bella
per ampi spazi e pendii con pendenza costante.
Discesa: dalla cima si segue la cresta in direzione ovest per circa trecento metri
scendendo poi per l’ampio e ripido pendio che ci riporta nella parte bassa
dell’itinerario di salita. Anche questa volta andando a beccare i luoghi giusti ci siamo fatti
due curve sulla neve polverosa…

Ace al compagno di gita 
Luca

Free-ride in Dolomiti San Martino di Castrozza 


Per tutti coloro che vogliono iniziare o per coloro che hanno una base
solida dello sci fuoripista non può mancare una puntatina a San Martino di Castrozza.
Proprio così, questa stazione sciistica propone diverse discese di fuoripista per tutti.
Si parte col scaldare le gambe tra i boschi della Val Cigolera, si passa poi a “Scandola” dove
per ampi e dolci pendii ci si lascia trasportare fino alla Busa della Scandola bassa.
Passiamo ora alle attraversate della Cima Ceremana, Colbricon, Val Zanchetta, Tognola che con un 
minimo di salita con le pelli ci portano in posti e luoghi totalmente selvaggi e molto lontani dalle 
piste battute.
Per ultimo non resta che visitare la Cima Rosetta con la sua spettacolare discesa, oppure
tuffarsi tra i ripidi canali della Pala di San Martino, Manstorna, Trevignolo, Pradidali, Val di Roda e 
molte altre alternative che dal Magico altipiano delle Pale di San Martino si possono scendere.
Insomma non resta che invitarvi a passare un fine settimana all'insegna della neve polverosa,
premuniti sempre di pala, sonda, artva, casco.
Vi aspetto per passare una giornata di pieno divertimento
tra gli splendidi scenari delle Pale di San Martino.

 

Arrampicare tra le numerose falesie della Val Belluna, Val Sugana, Valle del Primiero


L'autunno è la stagione in cui i colori e le giornate sono perfettamente uniche.
L'autunno è anche il momento in cui l'arrampicata in Falesia sulle Valli di Primiero,
Val Sugana, Val Belluna, è, per colori, aria, e temperature la stagione perfetta per consumare i
polpastrelli delle dita e le scarpette d'arrampicata.
Un invito a conoscere e scoprire queste tre magnifiche Valli e le sue Falesie d'arrampicata, 
un invito per iniziare a muovere i primi passi o cimentarsi su vie storiche aperte dai famosi local
Maurizio Zanolla alias “Manolo” o Riccardo Scarian “Sky”.
Insomma un invito che vuole portare le persone a stare all'aria aperta,
a scoprire i segreti e la storia dell'arrampicata di queste Vallate.
 

 

Marmolada Storie di Guerra e Ghiaccio



La Marmolada è conosciuta come la Regina delle Dolomiti, il suo nome oggi fa pensare alla sua
parete Sud con innumerevoli vie e storie sull'arrampicata, e al Free-ride e Scialpinismo per quanto
riguarda il versante Nord. La Marmolada è stata anche però, durante la Grande Guerra 15/18 una
cima molto combattuta, dove i soldati hanno costruito una vera e propria città di all'interno del
Ghiacciaio. Km di gallerie scavate nel ghiaccio, baracche, camminamenti, ponti sospesi sui 
crepacci, queste e molte altre storie vengono ricordate durante una giornata di escursione.
Un'escursione che vuole far riflettere su come la vita a quelle quote fosse veramente dura, piena di
paure e situazioni al limite dell'umanità.......

 Vie di Arrampicata storiche alla Cima della Madonna


Questa Cima fu raggiunta per la prima volta il 7 settembre 1887 da Riccardo Wolf,  
S. Zilzer con Michele Bettega e Pietro Dimai. Molto tempo dopo fu salito lo Spigolo
del Velo che divenne la via più gettonata e conosciuta delle Pale di San Martino, e non solo.
La sua prima salita è stata compiuta nel lontano 19 luglio 1920 da Gunther Langes
ed Erwin Merlet. Nel 1921 le Guide Alpine Carlo e Michele Zagonel con due clienti Olandesi
compiono nella parte bassa (primo pilastro) una variante di 180m con difficoltà di V° V°+.
Una via molto bella, dove la roccia e il paesaggio non possono che lasciarti a bocca aperta.
Altre vie molto belle su questa cima sono la via Messner alla parete Nord aperta dai
fratelli Reinhold e Siegfred Messner il 15 ottobre 1965, oppure anche il meno frequentato ma
molto bello Spigolo Sud-Ovest Kahn, aperto da Carlo Zagonel e Giorgio Kahn il 16 agosto 1926.
In ultima non si può non menzionare la famosa e difficile via Piazaroi, aperta 14 novembre 1978
da Maurizio Zanolla (Manolo), Aurelio de Pellegrin, Marco Simoni e Daniele Ruggero. 
Il punto d'appoggio ideale per queste salite è il Rifugio del Velo appollaiato alla base della parete. 
Insomma, munitevi di scarpette e venite a salire queste vie uniche per qualità di roccia e ambiente.

 

Cascate di Ghiaccio in Dolomiti



I siti di Arrampicata su Cascate di Ghiaccio in Dolomiti sono numerosi, uno tra tutti è
sempre molto frequentato, e dà la possibilità di fare i primi passi, oppure cimentarsi con 
cascate molto impegnative. Questo luogo si chiama Sottoguda e all'interno di questa
gola si trovano ben 29 cascate di Ghiaccio. Le più classiche sono La Cattedrale, Excalibur,
La Spada nella Roccia, delle Attraversate. Questo luogo dà l'opportunità a molte persone
di provare a cimentarsi con questa disciplina molto bella e particolare.
Quest'inverno prendetevi una giornata, e anche se non andate per scalare su queste
cascate, fatevi un giro in questo mondo ghiacciato per scoprire queste meraviglie
che la natura crea.     

La Schiara e l'ultimo tratto dell'Alta Via delle Dolomiti N°1



L’attraversata della Cima dello Schiara dal Rifugio Pian de Fontana al Rifugio 7° Alpini
è l’ultimo tratto dell’alta via delle Dolomiti N°1, che parte dal Lago di Braies ed arriva a Belluno. 
Questo tratto purtroppo poco frequentato merita sicuramente una rivalutazione per la sua
selvaggità e per la sua moltiplicità di paesaggi e di flora che si incontrano lungo questa tratta,
che secondo il mio punto di vista, è una delle più belle dell’intera alta via per il totale isolamento.
E così domenica faccio l’attraversata con due ragazzi americani che stanno per terminare
l’alta via e che vogliono assolutamente fare questo tratto. Mentre saliamo verso la forcella del
marmol vedo che i loro occhi si illuminano sempre più finchè ad un certo punto nel silenzio
della salita due parole semplici e chiare ( Schiara? Fantastic!! Numbers One ) mi fanno
capire quanto questo paesaggio sia bello e selvaggio, e discutendo, quanto siano
esterefatti dalla totale isolazione. La Cima come sempre purtroppo è cosparsa di nebbie,
ma dopo mezz’ora di discesa riusciamo a vedere l’intera Val Belluna e i paesaggi del
versante sud. Ne approfittiamo per qualche foto visto il sole e alle due siamo già al rifugio
a sorseggiare una buona birra fresca. 
Ringrazio i ragazzi per la bella giornata passata assieme, per la loro simpatia e per le tante
cose costruttive che ho imparato nell’arco della giornata.

Arrampicare a Fonzaso


Da lunghi inverni questa storica falesia, è stata il posto prediletto dagli arrampicatori
Feltrini e del Primiero che, grazie ad un’aderenza 
perfetta, dagli anni ‘70 hanno
spinto lentamente ma inesorabilmente 
l’arte dell’arrampicata tecnica fino agli
impensabile 8c e 9a 
del terzo millennio.
Ovviamente la falesia è legata ai grandi nomi di questa zona, tra cui spiccano Manolo
e Riccardo Scarian, ed è indubbio che Fonzaso, una 
volta un po’ fuori moda, sta ora
rivivendo un momento di gran successo. 
Il settore Casetta con difficoltà dal 6b all’8c+
è composto da una fascia 
di calcare grigio e bianco ed offre circa 40 vie tecniche su
tacche e 
buchi, dove la resitenza e soprattutto un buon piede sono di grandissima 
importanza. Molto importanti sono anche le condizioni, e dalle 11 alle 15 il sole
invernale crea un ‘microclima’ ideale, perfetto per usare al 
meglio questi piccoli appigli.
E se fa ancora troppo caldo basta 
aspettare che cali il sole: ecco che arriva la
mezz’ora d’oro per 
l’aderenza. Un momento piuttosto singolare, con tanto di fuoco
acceso 
per tenere caldi le mani e i piedi...
Sotto l’Eremo di San Micel è situato invece il settore Placche con circa una trentina
di vie con difficoltà dal 4° al 6c. Anche in questo settore la 
parola chiave se si vuole
salire è usare i piedi....
Non resta che salire per il comodo sentiero dal paese di Fonzaso e mettere “piede”
nella falesia più bella del Feltrino!!!

Buona arrampicata Thomas 

Serata Prima Salita Sass de Mura



Venerdì 13 Aprile si è svolta in birreria Padavena la serata dedicata alla prima salita al
Sass de Mura compiuta nel lontano 1881 dalle Guide Alpine L.Cesaletti M. Bernardin
con il cliente D.Diamantidi. 
Alla serata hanno partecipato le Guide Alpine Venete e Trentine unite insieme proprio
come fecero il Bernardin e Cesaletti in quella mitica salita al Sass. 
Inoltre il coro Oio ha cantato alcuni brani dando un tocco ancora più magico alla serata.  

Tra i Monti della Val Belluna con le Guide Alpine


 

La città di Feltre e Belluno, sono situate alla base delle montagne che costituiiscono il
Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Il Parco, istituito nel 1993, si estende dalle Vette
Feltrine alla Valle di Zoldo, e racchiude un territorio di straordinaria valenza 
paesaggistica e naturalistica. All’interno dei suoi confini, in un territorio di circa
32000 ettari, trovano infatti dimora oltre 1500 specie di piante vascolari, quasi un
terzo dell’intero patrimonio floristico nazionale.
D’estate in valle si possono percorrere itinerari escursionistici legati alla Grande
Guerra (Monte Grappa), alla flora e fauna, trekking di più giorni tra le selvagge
montagne del Parco, percorrere ferrate e vie normali alle cime principali.
Per chi arrampica non mancano certo le falesie, le vie sportive e alpinistiche.
D’inverno invece si possono percorrere itinerari tra i boschi e malghe con le racchette
da neve "ciaspole", percorrere itinerari scialpinistici, sfruttare gli impianti del vicino
comprensorio di San Martino per trascorrere una giornata di free-ride sulla neve polverosa,
oppure provare ad indossare ramponi e picozze, e salire una cascata di ghiaccio.
Le Guide Alpine maestri d’alpinismo sapranno consigliarvi o accompagnarvi
nell’attività che più vi attrae.

 

Val Porsiglia e Val Longa nuove cascate su ghiaccio in Trentino


A febbraio Peter Moser, Thomas Ballerin, Fabrizio Dellai hanno aperto una serie di cascate
nuove in Val Porsiglia e Val Longa. 
"Mi sono chiesto se era possibile passare ancora giornate intere ad aprire nuove cascate,
proprio come si fa in terre lontane.
La risposta alla mia domanda me la sono data adesso, arrampicando per due settimane consecutivamente su cascate vergini mai salite da nessuno, aprendo tutti i giorni almeno
un itinerario nuovo. Alla fine del mio giro sono nate più di venti linee, oltre a rappresentare
per il momento uno dei maggiori siti di ghiaccio in Valsugana.
Gran parte degli itinerari sono molto impegnativi e sicuramente stupendi....” così ha
commentato il mio compagno Peter Moser. 
Il risultato è che passerò due settimane indimenticabili ad aprire tutti i giorni linee nuove,
tutte bellissime e in gran parte sostenute. In compagnia dei miei amici Thomas Ballerin
e Fabrizio Dellai passiamo intere giornate ad aprire itinerari qui in Val Porsiglia che vanno
dal grado 5 al 6, caratterizzati per la maggior parte da formazioni a frange pensili o colonne.

Free-ride al Passo Tonale



Eccoci come al solito a caccia della bianca neve... 
Dopo la sveglia ci dirigiamo sulla lunga strada per il Passo Tonale. In auto come sempre
si discute di cosa fare e soprattutto quest’anno se il bollettino neve sarà giusto.
Arrivati al Passo il termometro segna -14° e per un’attimo nessuno parla, poi senza
pensarci troppo e perdere tempo saliamo al Ghiacciaio della Presena -23° da dove abbiamo
deciso di tuffarci per la prima discesa nella Val Presena nel fuoripista del Cantiere.
Le prime curve causa il freddo e la neve non sono il massimo ma una cinquantina di metri
sotto il vento ha depositato un quantitativo di polvere allucinante e senza rendermene conto 
scivolo veloce tra una curva e l’altra fino al pianoro sottostante. Scendiamo tutta la valle tra
neve soffice portata dal vento e qualche crosta, ma tutto sommato la discesa è buona.
Rientriamo veloci  al Passo del Tonale e riprenndiamo l’impianto che ci riporta al Passo
Paradiso dal quale decidiamo di scendere per il fuoripista del Monticello dove la neve
nella parte alta è dura e nell’ultima parte farinosa.
Rientrati nuovamente al Passo decidiamo di mangiare qualcosa e nel frattempo decidere
quale discesa affrontare al pomeriggio. Purtroppo quando usciamo le nebbie avvolgono
le cime e scendere su pendii aperti significa non divertirsi, quindi decidiamo di fare alcuni
giri sul classico fuoripista Paradiso semplice ma simpatico che si trova sul bordo della pista
che scende dal Passo Paradiso al Tonale.
Le condizioni in questa zona non sono bruttisime, se ci si accontenta ci si diverte...
Ringrazio gli amici Giovanni ed Evaristo per la bella giornata passata assieme.

Che cos'è il Free-ride??

 

L’aria tersa dell’inverno, il desiderio irrefrenabile di sci-volare e di fiocchi ghiacciati che ti
pungano la pelle del viso, il cuore che batte al mattino al ritmo immaginario degli sbruffi
di neve che si alzano curva dopo curva. Questi i segnali che preludono al miglior periodo
dell’anno per chi ama la libertà che solo il manto bianco ci sa regalare.

Chi cerca la polvere e la libertà deve:

dimenticarsi la canonica fila di pali con teli rossi e blu,
dimenticarsi tutine aderenti e cronometro,
dimenticarsi la costruzione di salti artificiali e halfpipe,
dimenticarsi le piste fresate.

Semplicemente serfare la bianca neve esprimendosi liberamente, scegliendo traiettorie,
salti e passaggi mozzafiato, mostrando come sia possibile godere della natura
incontaminata delle pendici delle nostre montagne.
Non mi resta che invitarvi a passare una giornata o un fine settimana all’insegna
del divertimento.

Buona powder a tutti

 

 

 

Val delle Moneghe



La Val delle Moneghe si trova alle pendici Nord del Piz di Sagron, Sasso Largo, Sasso delle
Undici e Comedon situate all’interno del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi.
Che cosa andremo a fare a Nord in questo periodo dell’anno dove tutti preferiscono
rimanere a Sud dove il sole ti riscalda un pò le ossa? 
Semplicemente è la malattia degli arrampicatori che in inverno si cimentano sulle
cascate di ghiaccio. La scelta del luogo è dettata dalla voglia di passare una giornata in piena 
solitudine con l’ambiente circostante fatto di pareti e ghiaccio.
La cordata è formata da me, Davide e Evaristo “Cisto” con i quali tiro dopo tiro saliamo
la Cascata Sentiero Selvaggio. I primi tiri sono molto belli e con ghiaccio ottimo,
poi c’è una parte di camminata e di risalita di salti di ghiaccio e roccia dove, con amarezza, 
vediamo che il ghiaccio è sottile e impossibile da arrampicare.
Dopo una breve occhiata prima di battere ritirata decidiamo di provare a salire per le
rocce dove, con qualche passo delicato, riusciamo a saltare fuori dal risalto. 
Ora saliamo veloci i risalti più facili che ci portano alla base della Regina della Valle e in
seguito alla nostra meta. Il ghiaccio quì è buono e con tre lunghezze arriviamo alla fine
della cascata. L’ambiente attorno è veramente unico e dopo una breve sosta iniziamo 
la lunga discesa che doppia dopo doppia ci riporta a Valle.
Grazie mille per la super giornata ai Colleghi Davide ed Evaristo.

 Cima Saxner

La Cima Saxner si trova in Alto Adige tra la Valle di Valtina e la Val di Racines.
Noi siamo partiti dalla Val di Racines dove con molta felicità abbiamo trovato un pò di neve
fresca che quest’anno in Dolomiti purtroppo non esiste. Dalla Valle siamo saliti alla Malga 
Waldhuttl, quindi per dolci pendii alla Cima ove la vista spazia a 360° sulle montagne
circostanti. La gita è molto bella e la scelta della discesa dalla cima è molto varia e lascia
spazio ad ognuno di disegnare la propria traccia sulla neve.
Arrivati all’auto presso Vallettina una frase spontanea dice: “bellissimo peccato che
quando la neve è bella la discesa non si sa come mai duri sempre poco”. 
Aspettando la neve in Dolomiti mi sa che un’altra capatina in Valle tra un pò la si fa. 
Per il momento auguro una buona sciata su neve polverosa a tutti.

Sottoguda

 
 
Sottoguda è la meta in Dolomiti più conosciuta e più comoda per coloro a cui piace salire
le cascate di ghiaccio. Nella gola le temperature sono sempre molto fredde e non c’è
anno in cui non si formi qualche colata ghiacciata da salire.
Mi addentro nella gola con il naso all’insù per vedere quale delle tante sia la linea che
oggi saliremo. L’altro ieri siamo saliti sulla Cattedrale e le Attraversate, oggi invece ci
dedichiamo a quella più formata, Excalibur.
Dopo aver indossato l’imbragatura e sistemato il materiale affronto il primo tiro: molto
bello e “riscaldante”. Il secondo tiro è un pò più facile e porta alla base dell’ultimo risalto.
La formazione quest’anno è buona e dopo aver messo un paio di protezioni si arriva
all’ultima sosta della cascata da dove in corda doppia si scende alla base di essa.
L’idea di fare ancora qualcosa non manca, ma una voce dice che ne basta una al
giorno e che la settimana prossima si farà replica magari con qualcosa di più lungo.
Tolto il vario materiale e riposto nello zaino, andiamo a cercare il caldo e ci diamo
appuntamento per la settimana prossima con una nuova destinazione.
Grazie mille ai compagni di tante arrampicate: Stefano e Cristian

Sella Ronda 4 Passi


In mancanza della materia prima “la neve” non ci sono tante possibiltà di sciare fuoripista,
ecco allora che per iniziare a far girare quelle tanto amate tavole e mettersi in testa che
è inverno andiamo a fare il giro dei quattro passi, che come sempre con il suo magnifico
panorama ti lascia a bocca aperta ogni volta. 
La neve in pista per fortuna non è male, il “Dio” cannone ha provveduto a fornirne l’essenziale.
Il tempo non ha parole per commentarlo basta solo guardare le foto per capire che
l’azzurro prevale sopra la nostra testa.

Kalymnos il Paradiso dell’Arrampicata



Ma dove sarà mai Kalymnos?
Kalymnos è un’isola della Grecia, dove mare e roccia abbinati assieme trasmettono un
fantastico ambiente, ove rilassarsi e scalare diventa una cosa unica e indescrivibile.
E così le giornate trascorrono arrampicando sulle innumerevoli falesie dell’Isola, fino a
quando il sole lascia posto ad un caldo bagno nelle splendide acque del mare Greco.
Semplicemente non ci sono parole per descrivere la bellezza del posto, bisogna solo
andarci e consumare la pelle delle dita e le scarpette per capire quanta
bella roccia ci sia!!

Via Ferrata degli Alpini Cima dei Bos Falzarego


La Cima Col dei Bos, che si erge sopra il Passo Falzarego, è costellata come il vicino                  
Lagazuoi e Castelletto da trincee, gallerie e baraccamenti della grande guerra. 
Oggi percorrendo la ferrata il pensiero corre, come le nuvole trasportate veloci dal
vento, ai soldati che con molta forza di volontà rimanevano aggrappati a
quelle postazioni. 

 Punta Linke 

 

La Punta Linke tra i ricordi della grande guerra
Dopo vari libri letti inerenti alla grande guerra e sucessivamente ai dieci giorni trascorsi
alla Punta Linke, in quota 3600 m., comprendo sempre più che chi ha fatto la guerra in
questi luoghi e a queste quote ha veramente passato dei momenti a noi inimmaginabili.
Così alla Linke come in tanti altri posti dove si è combattuto, si capisce che la vita 
dei poveri soldati era sofferta e che, a parer mio, il contorno era sempre freddo e povero
e non riuscivano a cogliere la Bellezza dei luoghi circostanti.